Ed ella portava nel corredo nuziale la tradizionale brocca con la quale
il giorno delle nozze doveva attingere l’acqua per la prima volta , non
appena giunta alla casa del marito.
Nei giorni precedenti il
matrimonio il corredo della sposa veniva portato alla nuova casa
coniugale, per allestirla, in compagnia di parenti e amici. I carri in
corteo, ornati a festa con fiori e campanelli, trasportavano gli oggetti
più pesanti, come la cassapanca e il letto, mentre le cose più fragili e
delicate venivano portate a mano su cesti di giunco intrecciato.
Alla
fanciulla più bella, tra le amiche della sposa, spettava il compito di
trasportare la tradizionale brocca della sposa la cui decorazione era
la stessa dei pani e dei dolci della festa , fiorellino a quattro o sei
petali e boccioli auspicanti la prosperità della vita.
Questa poteva
essere di colore verde, per augurare una vita rigogliosa alla nuova
famiglia, o bianca per ricordare la spiritualità e la purezza
dell’amore.
Per chiuderla in sommità veniva posto un tappo decorato,
rappresentativo di due periodi diversi della vita coniugale, e cambiato
in occasione di questi .
Uno per il periodo della luna di miele
l’altro per la nascita del primo figlio. La brocca della sposa oggi è
donata come simbolo di prosperità agli amici più cari e continua a
racchiudere in sé l’auspicio che la vita possa sempre essere lieta come
il giorno di festa in cui questa è stata portata in dote nel corteo
nuziale.